Avete mai fatto una crociera alle isole Cicladi? E’ poetico. Entrare nei porti è molto suggestivo e affiancarsi alle coste è meraviglioso. Ma non è tutto. Sì, entrare nei porti, scorgere le case cubiche bianchissime raggruppate insieme e i mulini a vento, come sull’isola di Mykonos, ispira. Dal mare l’aspetto paesaggistico delle isole appare più o meno lo stesso, che sia grande o piccola. Ma scendere dal battello e fare un giro panoramico di ogni singola isola ti fa capire che ognuna è diversa dall’altra.
A parte gli scavi archeologici, che a volte sono esigui e soprattutto per esperti (se c’è un archeologo che faccia rivivere le pietre ben venga!), i villaggi, le insenature, la flora e la morfologia stessa rivelano aspetti diversi da un’isola all’altra.
Arrivati al porto si respira un’aria romantica: le case candide e quasi acceccanti sotto il sole, le barche dei pescatori, il kastro sulla collina, e poi addentrarsi all’interno beh…completa veramente la visione del luogo. Una crociera nelle Cicladi ti prende: il mare è onnipresente sia sotto (sul mare) che sopra (sulle colline dell’isola stessa).
Come mi piacciono le stradine strette con molte curve! Man mano che si sale sulle alture, si vede il mare estendersi fino all’orizzonte e appare infinito. La mia sensazione è che sia un viaggio nel mare e sopra il mare, un’immersione completa, una doccia.
La vita di mare in battello è divertente e rilassante, sperando che i meltemi non soffino troppo forte. Si cena a bordo tutti insieme. Durante i trasferimenti da un’isola all’altra si parla, ci si risposa o semplicemente si guardano il mare e le isole in lontananza e si perde il senso del tempo.
A me girare nelle Cicladi suscita la voglia di scrivere poesie. Al momento di avvicinarsi al porto, ci si reca sul ponte a guardare l’ingresso nella baia e a osservare le manovre del capitano e dell’equipaggio. Quando si arriva di sera si scende per fare una passeggiata nel paesino. Magari la mattina dopo si fa il giro dell’isola, ci si ferma nei villaggi, si visita qualche chiesetta, un museo, un sito archeologico, si mangia in un’osteria locale (un’insalata greca…o il pesce se fresco) e poi si rientra sul battello, felici e contenti…
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