Sono entrato in Viaggi di cultura nel 1984. Negli anni successivi ho conosciuto delle donne straordinarie. Nostre clienti, non più giovani, molto legate a noi, alla cultura e ai viaggi. Erano come pionieri: pronte a tutto per vedere tutto il possibile, disposte a subire disagi, a pernottare in albergacci e a percorrere strade infami, a svegliarsi alle 5 del mattino per raggiungere i posti più sperduti… Insomma, fenomeni! Per questa ragione le ho denominate ‘le giovani marmotte’. E’ un complimento.
A una signora marchigiana, Evelina Brecciaroli, che ricordo con molto affetto, non piaceva il nome perché dalle sue parti dire “sei una marmotta” voleva dire, credo, “sei un po’ duro di comprendonio”. Invece le Giovani marmotte sono un’organizzazione scout internazionale, appartenente all’universo di Paperopoli dei fumetti Disney. I membri più conosciuti sono i nipoti di Paperino cioé Qui, Quo e Qua, che al suo interno ricoprono il grado di generali. Nelle storie in cui sono giovani marmotte, Qui, Quo e Qua portano berretti di pelliccia al posto dei tradizionali cappellini colorati. Ad ogni membro dell’organizzazione viene consegnata una copia del Manuale delle Giovani Marmotte, contenente consigli, istruzioni, soluzioni a mille problemi ecc... Il manuale insegnava ad accendere fuochi, a scrivere con rametti di legno, ad interpretare segnali di fumo ed avviava i membri allo spirito di squadra con i propri compagni! Questo manuale era insostituibile per i tre nipotini, che lo portavano sempre con loro.
Forse le nostre giovani marmotte non riuscivano ad accendere il fuoco ma erano in grado di interpretare segnali di fumo! Chiamarle giovani marmotte era un complimento, e come! Ricordo con nostalgia i viaggi con loro: erano instancabili, sempre interessate, mai in ritardo, sorridenti, felici di essere in ‘pista’. Prendevano nota delle conversazioni del professore, alcune avevano il mangianastro portatatile per registrare le conferenze serali. Stendevano i più giovani, che alla fine della giornata non ne potevano più. Le giovani marmotte erano pronte ad ascoltare digressioni del professore sugli argomenti più difficili, come ‘la competizione del Buddha con i sei maestri di eresia e i miracoli compiuti a Sravasti e Samkasya’….
Quando, ahimé per loro, tornavano a casa, ripassavano le lezioni oppure ascoltavano le registrazioni. Evelina Brecciaroli ascolta ancora le cassette! Purtroppo non può più viaggiare per motivi di salute. Ricordo che viaggiare per Evelina era una passione. Non più giovane seguì un corso di fotografia con risultati sorprendenti! Credo che abbia vinto un premio. Ma anche se non può più viaggiare ha tanti ricordi: gli album di foto, le cassette da ascoltare e tutti gli appunti. Vorrei dedicare questa rubrica a tutte loro. Ho sempre detto che quando le giovani marmotte non ci sarebbero più state me ne sarei andato, anche per esprimere il mio affetto per loro. Poche di loro viaggiano ancora. Diverse sono diventate troppo anziane e, purtroppo, alcune non ci sono più.
Sento molta nostalgia dei ‘vecchi tempi’. E’ vero che s’impara, o almeno si dovrebbe imparare, dagli avvenimenti del passato ma bisogna soprattutto protendere verso il futuro per beneficiare di ciò che abbiamo imparato e farne buon uso.
Grazie di cuore e a presto giovani marmotte!
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